mercoledì 4 febbraio 2015

Forma e Desiderio The Cal - Collezione Pirelli: recensione di Elena Arzani


Forma e Desiderio

The Cal - Collezione Pirelli
recensione di Elena Arzani

Palazzo Reale a Milano, ospita per 3 mesi l’iconografia più moderna della sensualità del tempo, attraverso una mostra fotografica di 200 scatti, provenienti dalla Collezione Calendari Pirelli, selezionati da Walter Guadagnino ed Amedeo M. Turello, con il patrocinio di Expo e l’organizzazione/produzione a cura di Palazzo Reale e GAmm Giunti.

Un percorso di 5 sale, seguendo il filo rosso di un “desiderio che prende forma”, accoglie lo spettatore, mettendo in scena attraverso gli scatti dei più famosi fotografi contemporanei: da Herbs Ritts a Richard Avedon, da Peter Lindbergh a Bruce Weber, da Peter Bearda Steve McCurry, da Patrick Demarchelier a Steven Meisel, 5 decadi di assoluta bellezza estetica.

Il corpo femminile diventa specchio della società, come un silenzioso attore che danza sul teatro del tempo, tra scenari esotici, voyeurismi ed astrazioni oniriche, porta in scena una maturità sessuale analizzata, conquistata ed iconizzata dall’occhio di vetro.

Presentato per la prima volta nel 1964, il Calendario Pirelli giunge alla sua quarantaduesima edizione con l’anno 2015, realizzato da Steven Meisel.

5 itinerari tematici: L’incanto del Mondo; Il fotografo e la sua musa; Lo sguardo indiscreto; La natura dell’artificio ed Il Corpo in scena, seducono lo sguardo ponendo l’accento su tematiche via via più complesse.

Fino a ora, la più importante mostra retrospettiva, allestita dall’architetto Gae Aulenti, si era tenuta nel 1997 a Milano (Palazzo Reale - Sala delle Cariatidi), a Venezia (Palazzo Grassi), per poi partire per un tour mondiale che ha toccato alcune della principali capitali mondiali come Parigi, Berlino, Mosca, Buenos Aires e Tokyo.

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Elena Arzani
. Redattrice di Critica Letteraria
. Art director di TuttoRock
. Inviata Speciale/Redattrice di Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine


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