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domenica 4 gennaio 2015

MARIA ANTONIETTA - Festival Ladies sing it better @ Sound Bonico (PC) - by Elena Arzani per Tuttorock


MARIA ANTONIETTA (Ph. Elena Arzani ©)
Festival Ladies sing it better @ Sound Bonico (PC)  by Elena Arzani per Tuttorock 

Quando il mio editor ha proposto a me, una rockettara-metal doc, di fotografare e conoscere Maria Antonietta, confesso di aver provato un grande stupore misto a curiosità.

Intenzionata a scoprire cosa si celasse dietro all’ardita sfida, per settimane ho approfondito l’ascolto della cantante, finché la serata del nostro incontro si è manifestata.

Nel locale di Sound Bonico (Piacenza), al mio ingresso le luci erano ancora basse ed un’atmosfera piuttosto surreale avvolgeva la tavolata di artisti seduti a cena. Fremevo mentalmente dal desiderio di assistere alla performance, di vedere Maria Antonietta prender corpo e voce davanti ai miei occhi.

Ciò che avevo avuto modo di comprendere nei giorni precedenti al nostro incontro, è che stavo rischiando di perdermi un’artista a dir poco sconvolgente, una giovane donna forte e decisa, dal carisma incredibile che ricorda grandi nomi come PJ Harvey, Cat Power e Patti Smith, non tanto nel cantato più volte associato all’italianissima Carmen Consoli da stimate riviste di settore, quanto per quella forza dirompente a tratti sfrontata di affrontare il pubblico, di stregarlo, di portarlo all’interno di un mondo intimistico fatto di ricordi di vita vissuta, in cui i sentimenti sono veri, in cui le parole hanno valore.


ELENA ARZANI

GALASSIE
Tu che dici sono nella verità e ti riempi la bocca…E parli di amore come fosse un insieme di parole e non una serie di atti, uno dietro l’altro allineati. L’erba cresce molto bene sopra alle sepolture, cresce bene e non chiede alcuna spiegazione. Come crescono le radici delle piante, come crescono tutte le galassie. Per questo io non ti credo: io non ti credo. Grazie per parlarmi di coraggio e di posizioni, direi di pose che adotti senza avere convinzioni, ma io non sono Dio, scelgo solo per me. Deve sentirsi ben responsabile. Forse anche lui si sente uno importante, ma a lui credo.
 – testi e musica di Maria Antonietta

Galassie

http://mariaantoniettamusica.tumblr.com 
https://www.facebook.com/mariaantoniettamusica 



mercoledì 24 dicembre 2014

LACUNA COIL - Cristina Scabbia - Ph. Elena Arzani © 2014 - Xmas Party by Rock Tv Italia c/o Fabrique, Milano

LACUNA COIL - Cristina Scabbia
Ph. Elena Arzani © 2014 - Xmas Party by Rock Tv Italia c/o Fabrique, Milano

I LIKE IT
 
"...today I'm gonna fly
There's nothing that can keep me on the ground
Touch the sky, I'm free inside

I'm free to do what I like
I'm celebrating my life
I'm free to be what I like
I'm celebrating my life
I'm gonna get what I like
Gonna celebrate till I die
I'm celebrating my life..." -


LACUNA COIL





giovedì 27 novembre 2014

Azimut/h Continuità e nuovo

 
Azimut/h Continuità e nuovo
c/o Peggy Guggenheim Museum, Venezia
dal 20 settembre 2014 al 19 gennaio 2015


La mostra curata dal critico d’arte Luca Massimo Barbero celebra la breve ma intensa attività visivo-concettuale di Azimut/h, intorno alle quali ruotarono personaggi illustri delle neoavanguardie, in un percorso espositivo di 6 sale all’interno del prestigioso Peggy Guggenheim Museum di Venezia.

E’ appena terminata l’estate, quando in quel caldo settembre del ’59, Piero Manzoni ed Enrico Castellani, si incontrano ed insieme fondano Azimut/h. (due realtà distinte, differenziate solo nel lettering: Azimuth, la rivista; Azimut, la Galleria d’arte).

Ci troviamo a Milano, sono passati circa 10 anni dalla seconda Guerra Mondiale ed il capoluogo lombardo è divenuto polo di attività culturali, in un fervore brulicante e creativo, all’insegna della ripresa economica.
Piero Manzoni, ha 26 anni, studia legge all’Università del Sacro Cuore, dopo aver terminato studi classici dai Gesuiti, in compagnia di Vanni Scheiweller. Dipinge e partecipa a mostre già da qualche tempo, esponendo tele di paesaggi dipinti ad olio inizialmente, per poi dedicarsi  alle "tavole di accertamento" e gli "Achromes", che mostra nel 1958, in una personale con Enrico Baj e Lucio Fontana, padre dello Spazialismo e suo caro amico di famiglia.
Enrico Castellani ha 29 anni, si è laureato all’École Nationale Superieure, tre anni prima in Belgio, è serio e posato, amico di Bonalumi, Tobey e Fontana, si dedica come artista allo studio dell’estroflessione ed in quell’anno realizza la sua prima superficie in rilevo.

A darci il benvenuto all’ingresso del Peggy Guggenheim Museum è la “Base magica”, piedistallo sul quale il visitatore è invitato a salire e poggiare i piedi, trasformandosi in una scultura vivente; provocazione che in modo giocoso ed irriverente, tipico del pensiero Manzoniano, ci sintonizza su quello che sarà il file rouge della mostra, consigliandoci un cambiamento di prospettiva e percezione dell’opera artistica e stabilendo un dialogo diretto ed arguto in cui siamo chiamati a diventare parte integrante dell’opera stessa. Proseguendo per le sale espositive opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Yves Klein, Jean Tinguely, Heinz Mack, compagni di viaggio di Piero Manzoni ed Enrico Castellani, daranno nuovamente vita ai mesi che dal settembre 1959, al luglio 1960, videro il travolgente operato di Azimut. 
Accompagna le creazioni più identificative, come la “Linea”; la “Merda d’artista” e gli “Achrome” di Manzoni, diverse tele di Castellani, il “Petit monument” di Mimmo Rotella; “Io sono un Santo” di Lucio Fontana ed il “Fai da te” di Jasper Johns, l’opera multimediale di Zenith, proiezione che ricrea la magica atmosfera polverosa della Milano di quei tempi e l’emozione artistica suscitata a livello nazionale ed internazionale da Azimuth. Il Catalogo monografico edito da Marsilio Editori, completa la mostra con studi scientifici ed articoli di riviste dell’epoca, documenti inediti, letture trasversali di saggi.

Elena Arzani 

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Collaboratrice in qualità di inviata speciale (fotografa e scrittrice) di: 
. "Frattura Scomposta" - Contemporary Art Magazine 
. TuttoRock - Rock, Musica, Arte e Cultura